LAGO DI PUSIANO LEGGENDE E FASCINO IN UNA BRIANZA QUASI DIMENTICATA

Innanzi tutto in questo articolo desidero ringraziare Luciano Baldini, Artista con la “A” maiuscola, fotografo per passione. Luciano ha il gran talento di catturare il momento migliore da immortalare facendoti restare a bocca aperta.

1. PUSIANO

Il lago di Pusiano, detto anche di Casletto o Eupili è un lago situato tra le province d Como, lecco In Brianza. E’ un lago balneabile.

Nel lago di Pusiano è situata una piccola isola “L’isola dei cipressi” di proprietà privata.

Una visita tra arte, storia e natura, alla scoperta di uno degli angoli più incantevoli della Lombardia!

L’isola, fino a qualche anno fa era visitabile con guida, per raggiungerla un battello, completamente elettrico attraccava nella piccola darsena. Giunti sull’isola, era possibile entrare a contatto con gli animali che si muovono liberamente nel prato (sull’isola sono presenti dei wallaby, piccoli canguri) e conoscere la storia delle famiglie che vi hanno risieduto (tra gli altri il Vicerè d’Italia Eugenio di Beauharnais) e dei personaggi che vi hanno trascorso momenti indimenticabili, tra i quali lo scrittore francese Stendhal e Giovanni Segantini , che qui dipinse uno dei suoi quadri più famosi e intensi, l’Ave Maria a trasbordo. Una visita tra arte, storia e natura, alla scoperta di uno degli angoli più incantevoli della Lombardia!

PINTAREST
ph. by Luciano Baldini

Oggi non è più possibile visitare l’isola. La decisione è stata presa dai proprietari: la famiglia Gavazzi , dopo una sanzione dalla forestale perché, a loro parere, il proprietario esercitava l’attività di zoo abusiva. Chi conosce l’isola e la sa bene che l’intenzione dei proprietari non era quella. L’isola resta attiva per altri eventi.

– FESTA DELLA MADONNA DELLA NEVE

Antica celebrazione religiosa che si svolge il 4 e il 5 del mese di agosto e propone l’illuminazione di case e cortili, delle barche, del lago e di tutto il paese con i lümìtt e balunìtt, oltre a pranzi all’aperto e fuochi d’artificio. 

Il piccolo santuario che sovrasta l’abitato di Pusiano è dedicato alla Madonna della Neve, la cui ricorrenza cade il 5 agosto. Le pratiche religiose si svolgono in una cornice da festa paesana. 

Da centinaia di anni si ripete un rito che si dice affondi le sue origini nei tempi in cui il piccolo abitato che dà il nome al grazioso specchio d’acqua era posizionato sulla direttrice denominata “Via della Seta”, che da Como si snodava ai piedi del Triangolo Lariano fino a Lecco, poi su verso la Valtellina fino a raggiungere, attraverso i valichi alpini, le terre d’Oriente.

ph. By Baldini Luciano

– TRADIZIONI ANCHE CULINARI

Oltre al tipico risotto col filetto di pesce persico servito in quantità industriali dai ristoratori pusianesi, anche i cosiddetti “lümìtt” (o “lümaghétt”) e i “balunìtt”: i primi sono tavole di legno, della lunghezza di circa 20 centimetri, che vengono avvolte da carta colorata all’interno della quale sono posizionati dei lumini di cera. I “lümìtt”, preparati nel corso dell’anno dalle mani esperte e pazienti di un gruppo di cittadini, vengono accesi e collocati sulla superficie all’imbrunire da barche addobbate anch’esse con ornamenti luminosi.

ph. By Baldini Luciano

I secondi sono invece palloncini di carta crespa colorata, con all’interno un lumino acceso, che si appendevano per le vie del paese a fili tesi tra i muri e le finestre delle case, illuminando con una luce particolare le strade.

– IL SANTUARIO

dal web santuario della Madonna

 Il Santuario cinquecentesco della Madonna della Neve è raggiungibile solitamente solo a piedi lungo un curatissimo sentiero ai lati del quale una serie di cappelle illustra i Misteri del Rosario, mentre il 5 agosto viene organizzato un servizio di trasporto dalla piazza a lago.

La Festa della Madonna della Neve è forse la manifestazione più caratteristica di Pusiano e vede ogni anno la partecipazione di diverse migliaia di persone.

– TRAMONTI E ALBE DA TOGLIERTI IL FIATO

Ed ora ti dico un segreto.. grazie alla sua posizione è il posto ideale per immortalare tramonti e albe. Il lago prende il colore del cielo creando un atmosfera magica e romantica. Provare per credere!

ph. by Luciano Baldini

– STORIA

La sua storia risale al neolitico (10-15000 a.C.). Sulla punta orientale vi era un piccolo villaggio su palafitte. Reperti archeologici lo dimostrano. Le vicende storiche rimasero legate a quelle del lago di Pusiano e ai suoi illustri e prestigiosi proprietari succedutisi nel tempo. Nel 1300 l’Arcivescovo di Milano possedeva il lago insieme alla collegiata di San Giovanni Battista di Monza, poi per tre secoli, fino alla fine del settecento, subentrarono i Carpani, signori feudali della zona. Iniziò il periodo dei tre Marchesi: Francesco Carpani, poi Giuseppe Antonio Molo e infine Gerolamo d’Adda. Il lago, il Palazzo di Pusiano e l’Isola furono poi acquisiti dal Vicerè Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone, e dai Vicerè Austriaci. Si ebbe così il periodo dei tre Principi a cavallo del 1700 e 1800: l’Arciduca Ferdinando Carlo d’Asburgo-Este Lorena, il citato Eugenio di Beauharnais, e infine, con il ritorno degli austriaci, l’Arciduca Ranieri d’Asburgo. La casa Imperiale Austriaca mantenne la proprietà fino al 1831. Dopo alterne vicende l’Isola fù ceduta nel 1874 ai fratelli Antonio ed Egidio Gavazzi, industriali serici di Valmadrera. (dall’isoladeiciperessi.com).

– GITE SUL LAGO DI PUSIANO

Sul lago di Pusiano è organizzare delle gite col battello, completamente elettrico, con il pedalò e per i più sportivi in canoa o kayak.

Per il battello e il pedalò chi se ne occupa è http://www.navigazionepusiano.com/ vi consiglio di dare un occhio al sito.

Io ho avuto la fortuna di visitare l’isola e di farci un giro con il pedalò ! Guarda i miei vlog

con il battello sull’isola dei cipressi
Con il pedalò sul Lago di Pusiano

2. LEGGENDE

– LA TESTA DEL DRAGO

Le acque del lago riflettono le prime stelle nel cielo. Il drago è sconfitto, l’incubo è finito: San Giorgio ha tagliato la testa del Drago e liberato la propria gente dalla “furia oscura”. Questa non è un leggenda della terra d’Albione, ma delle nostre Prealpi.

Corre l’anno 270 dc: la Brianza è terrorizzata da un’orrida bestia che devasta campi e messi, razzia il bestiame e terrorizza la gente; la popolazione paga col sangue il proprio tributo al drago: non solo animali ma anche i giovani sono sacrificati per placarne l’ira.

Terribile era il destino dei condannati, fin quando il fato scelse una giovane fanciulla di nome Cleodolinda. Ella attendeva la bestia legata ad un sambuco, quand’ecco che il Drago Ardrabuc venne attirato da un altro ragazzo, che ne richiamava l’attenzione: Giorgio, il quale lo costrinse via dalla ragazza facendosi seguire, disseminando dolci dietro di sé ed attirandolo in un antro dove aveva ammassato leccornie di ogni tipo, alla cui vista l’Ardrabuc rimase estasiato, dimentico del resto. Adescato il Drago nella trappola, Giorgio sguainò la spada e con colpo fulmineo recise la testa dell’orrida bestia; il colpo vibrato fu tanto deciso che il capo rotolò a valle fino a inabissarsi nel Lago, dove ancora giace in attesa di essere ripescato.

Questa è la storia narrata nel bestiario medievale “Liber Notitiae Sanctorum Mediolanii”, ma tra i pochi che conservano la memoria di Giorgio e il Drago Ardrabuc sono i “Pan Meitt de San Giorg”, i dolci coi fiori di sambuco che si preparano il 24 aprile.

(Dal blog exploratori delle domenica.it)

– LE VEGGENTI

Al lago Pusiano si lega anche la storia di Angela e Teresa Isacchi, due veggenti che nella seconda metà del XIX secolo divennero meta di pellegrinaggi non solo dalla Lombardia, ma dall’Italia intera e dai nobili europei in transito. Secondo la leggenda, alcune delle loro meditazioni, frutto di colloqui diretti con la Beata Vergine Maria, furono riportati su libri particolarmente diffusi fino all’inizio del ‘900. La storia racconta che predissero la caduta dell’Impero Austro Ungarico e la fine del potere temporale della Chiesa, fatti entrambi verificatisi a distanza di poco tempo.

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8 commenti

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