La Miniera della Bagnada Chiesa Valmalenco (So)

Siamo in Valtellina, precisamente a Chiesa Valmalenco alla miniera della Bagnada. Una gita interessante da organizzare anche con i più piccini.

Le gallerie sono ampie e luminose, si cammina tra i cunicoli si osservano gli attrezzi usati in passato dai minatori e si scopre la storia affascinante di questo luogo.

Tipologia Estrazione Mineraria

In queste miniere si estraeva dal 700 il Talco, oggi ancora utilizzato.

Informazioni e Prezzi

  • La visita è adatta a tutti.
  • I bambini possono partecipare dai 5 anni in su.
  • Per raggiungere l’imbocco della miniera è necessario percorrere un sentiero in salita per circa 20 minuti.
  • La visita dura circa 1 ora e 30 minuti.
  • Per visitare la miniera è necessario indossare scarpe da trekking o scarponcini e vestirsi adeguatamente (all’interno infatti la temperatura è costantemente di 7 gradi)
  • La miniera è aperta tutto l’anno su prenotazione lascio di seguito il https://www.minieradellabagnada.it/informazioni-pratiche-2/

Com’è Organizzata la Visita guidata?

GALLERIA

Si sviluppa su nove livelli, di cui quattro visitabili. Si possono osservare diverse tipologie di gallerie: filoni coltivati, gallerie di servizio, discenderie, camminamenti, gallerie e vuoti per la ricerca del materiale sterile. C’è la riservetta, il locale che serviva per la conservazione degli esplosivi e per la preparazione delle cariche; al livello inferiore si ammira il Camerone il quale, grazie alla particolare acustica delle sue alte volte, ospita concerti e altri appuntamenti musicali. Sono visibili diverse attrezzature utilizzate nel lavoro di miniera: carrelli, perforatrici… e si assiste all’accensione delle lampade ad acetilene, la cui suggestiva luce accompagna i visitatori fino all’uscita. Le pareti rocciose della miniera sono bianchissime e riflettono la luce artificiale illuminando l’ambiente. Inoltre, diversamente da tante miniere dove si procede attraverso cunicoli stretti, quella della Bagnada ha gallerie molto ampie ed è perciò facilmente visitabile anche a chi soffre di claustrofobia. Corredata da speciali effetti audiovisivi, la miniera è senza ombra di dubbio la parte del Museo a maggior impatto emotivo.

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MUSEO MINERARIO

Raccoglie numerosi attrezzi legati all’attività mineraria ed estrattiva. Tra i reperti più pregevoli vi è un tornio idraulico molto antico (con parti di fine ‘700) con il quale si realizzavano i lavécc, le caratteristiche pentole di pietra ollare usate in passato. Pannelli esplicativi, fotografie e carte tematiche introducono il visitatore nel mondo delle miniere e nella storia del territorio.

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MUSEO MINERALOGICO

La Valmalenco è una delle zone più ricche di minerali dell’intero arco alpino. Una felice situazione geologica ha fatto sì che in pochi km² si concentrasse una grande varietà di specie mineralogiche, circa 265. Numeri importanti se si considera che nel mondo intero il totale è di 5090 (dati IMA, 2016). Due specie, artinite e brugnatellite, furono trovate qui per la prima volta all’inizio del ‘900. Ci sono poi delle cristallizzazioni così eccezionali, per dimensioni, caratteristiche morfologiche e ottiche, che a buona ragione possono ritenersi le migliori al mondo. È il caso dell’introvabile demantoide, ora simbolo della mineralogia locale.Tutto questo è possibile osservare nel Museo mineralogico di Lanzada.

UNA VALMALENCO OGGI ANCORA ATTIVA ALL’ESTRAZIONE

La Valmalenco è tutt’ora impegnata nell’attività estrattiva di talco grigio, o steatite, con un’unica miniera attiva (Brüsada – Ponticelli).

Le due mineralizzazioni, quella della Bagnada e questa della Brüsada, sono diverse per origine, per aspetto e per roccia incassante. Meno puro rispetto al talco bianco estratto alla Bagnada, il talco proveniente da queste coltivazioni più recenti ha numerosi settori di applicazione. Eccone alcuni:

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Materie plastiche: il talco è agente di rinforzo nelle materie plastiche. Trova largo utilizzo nel settore automobilistico (cruscotti, paraurti, finiture interne), nella fabbricazione di utensili domestici e di imballaggi.

Industria della carta: come disperdente delle impurità organiche contenute nella cellulosa e per togliere l’inchiostro dalle carte riciclate. Migliora la levigatezza e la stampabilità della carta patinata.

Pitture e vernici: il talco conferisce uniformità di asciugatura, migliora l’effetto opacizzante e aumenta la resistenza alla screpolatura e alla corrosione.

Industria della ceramica: abbassa il punto di fusione e migliora le proprietà di vetrificazione. Diminuendo le temperature, il tempo di cottura si riduce consentendo un significativo abbattimento dei costi.

Agricoltura: il talco è usato come agente antimpaccante per la prevenzione dei grumi: lo spolvero superficiale di mangimi e fertilizzanti permette un’adeguata scorrevolezza nelle fasi di lavorazione e di estrazione dai sili.

Industria farmaceutica e cosmetica: inerte e sicuro, il talco trova impiego come supporto dei principi attivi sotto forma di pillole e altri preparati farmaceutici. Come ingrediente di cosmetici è agente opacizzante in fondotinta e make-up, addensante in preparati liquidi oltre che, naturalmente, polvere per il corpo.

un museo a cielo aperto
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