ISOLA DI PANTELLERIA LA MIA VACANZA IN SCOOTER TRA MERAVIGLIE E SAPORI

L’ISOLA DEI CAPPERI, DELLE CALETTE VULCANICHE E DEL BUON VINO.

La nostra scelta è stata quella di raggiungere Pantelleria in una calda estate di Luglio. L’unico mio rimpianto è quello di non averla vissuta a mente liberissima a causa di un problema (non fisico per fortuna) che non sapevo come affrontare, ma per fortuna con il tempo si è poi risolto tutto.

Pantelleria, la conosciamo tutti come l’isola del Cappero , del vino Passito e delle sue calette rocciose. A mio parere è un’isola completa, ricca di vegetazione e con percorsi naturalistici, ma non adatta a tutti, per i disabili o per famiglie con bambini piccoli diventa difficoltoso raggiungere le spiagge da terra. Premetto; non mi permetto di limitare nessuno, ma se si desidera l’estremo confort non è l’isola giusta. Per queste categorie bisogna arrivare ben attrezzati.

– PERNOTTAMENTO PRESSO ” IL MULINO DI SCAURI”

Sono stata fortunatissima, sul web ho fatto una bella ricerca. La mia vacanza è quasi sempre in appartamento per due motivi :1. mangio solo vegetale, trovare l’albergo che cucina Vegan è davero dura 2. odio gli orari stabiliti dagli albergatori e vestirmi bene per andare a cena.

Alla fine trovo un dammuso monolocale a Scauri, con piccola piscina e vista mare. Ho trattato il prezzo con una gentile ragazza che ci ha fatto anche da transfer in arrivo e in partenza. Il residence si chiama “il mulino di scauri” a me è piaciuto molto.

Una volta atterrati all’aeroporto abbiamo subito ritirato lo scooter che avevamo prenotato da casa sempre tramite la ragazza del residence. Non è servita la carta di credito è bastata una cauzione in euro, che poi ci hanno ridato a fine vacanza.

LE CALETTE/SPIAGGE DI PANTELLERIA

CONSIGLI:

  1. MAPPA DELL’ISOLA: non appena sali in sella alla moto o in auto è importante avere con se una mappa dell’isola, ti aiuta non solo ad orientarti ma ti indica quale cala è raggiungibile via terra.
  2. SCARPETTE DA SCOGLIO: non ci sono spiagge, ma solo cale laviche sono NECESSARIE. Le trovi su amazon ma anche alla decathlon.
  3. MASCHERA: i fondali sono bellissimi e ricchi di pesci, fare snorkeling è una regola. Considera che l’isola è piena di Diving in quanto sono molti i siti archeologici sotto il mare.
  4. PINNE: delle pinne corte ti aiutano a spostarti nell’acqua con facilità, le mie le ho comprate a € 9,00 alla Decathon.
  5. FELPA: l’isola è ventilata e di sera la temperatura si abbassa ed è davvero fresca
  6. SCARPE DA GINNASTICA: i sentieri per raggiungere le calette ma anche la Favara sono impervi, la calzatura giusta ti salverà i piedi. CREDIMI!!
  7. CARBURANTE: gli l’unici punti di servizio sono solo al centro di Pantelleria. Focalizza la distanza in cui ti trovi da Pantelleria centro. L’ isola di Pantelleria ha un perimetro di 51,5 km . Sono comunque sempre disponibili i noleggiatori a salvarti da brutte situazioni.
  8. FAI ATTENZIONE: le strade dell’isola non sono completamente illuminate. Fai attenzione se giri con le due ruote.

1. CALA BALATA DEI TURCHI

Un tempo scalo naturale utilizzato dai pirati , oggi una bellissima baia con una suggestiva colata lavica che degrada sul mare e circondata da imponenti scogliere a strapiombo.

Si trova nella zona meridionale dell’isola di Pantelleria, per raggiungerla è necessario percorrere una strada sterrata un po’ impervia. La Balata dei Turchi conserva ancora intatto il suo stato naturale e selvaggio.

DALLA BALATA DEI TURCHI FINO AL PORTICCIOLO DI NIKÀ NON CI SONO PIÙ DISCESE A MARE RAGGIUNGIBILI A PIEDI, LA SCOGLIERA CADE A PICCO SUL MARE E DI NUOVO SI PRESENTANO CALETTE E GROTTE RAGGIUNGIBILI SOLO CON LA BARCA.

Se vuoi vedere esattamente cosa ti aspetta a Pantelleria ho ben pensato di fare un vlog visibile su youtube.

VLOG VIGSTEFY PANTELLERIA 7 GIORNI IN SCOOTER

2. PUNTA LI MARSI

Caratterizzata dalla presenza di un faro chiamato il “Faro dietro l’isola”, Punta Li Marsi sorge nel tratto di costa a sud. Raggiungibile anche via terra attraverso un percorso non semplice, serviranno scarpe chiuse e comode. Dopo aver lasciato l’auto nel vicino parcheggio, proseguire il percorso in discesa tra le rocce che ti condurrà al mare. Per chi ama il silenzio e il contatto diretto con la natura questa è il luogo ideale!

Immergersi con maschera qui è d’obbligo! Appena messa la testa sott’acqua ti accorgerai di quanto l’ambiente marino è ricco di vegetazione e pesci.

3. MARTINGANA

Martingana sorge nel tratto di costa che viene denominato “dietro l’isola” perché sul versante opposto rispetto al centro del paese, l’area più a sud est di Pantelleria.

Il suo nome deriva dalla forma della costa che richiama alla memoria l’imbarcazione a velatura latina che ha la poppa uguale alla prua. Il piccolo centro abitato è composto da poche case collocate qua e la tra un terrazzamento di vite a l’altro. È un luogo molto solitario, che in inverno è quasi completamente disabitato e in estate si popola di “qualche” turista.

Martingana è adatta agli amanti della tranquillità, delle escursioni e dei paesaggi incontaminati.

Il mare qui è bellissimo, con fondali strepitosi e molto pescosi. L’accesso al mare non è semplicissimo quindi consiglio scarpe chiuse sia per raggiungere la scogliera sia scarpini da scoglio per l’accesso in mare. Nelle vicinanze trovi le tombe bizantine.

4. ARCO DELL’ELEFANTE

L’arco dell’elefante è la principale attrazione naturalistica dell’isola di Pantelleria, uno dei luoghi che più la rappresenta.

Situato dopo Cala Levante, si tratta di un singolare faraglione la cui forma assomiglia a quella di un elefante, con la proboscide immersa nell’acqua a formare il caratteristico arco.

E’ una tappa obbligatoria, è possibile ammirarlo anche dalla strada oppure lo si può raggiungere seguendo le indicazioni per Cala Levante e Cala Tramontana.
La discesa a mare non è difficoltosa, è una delle cale più  frequentate da famiglie con bambini e da anziani. Le acque sono cristalline e sempre pulite.

E’ un luogo frequentato anche da molti giovani: raggiungendo l’arco a nuoto vi è anche la possibilità di fare tuffi da una certa altezza.

5. CALA LEVANTE

Cala Levante e Cala Tramontana, insieme all’Arco dell`Elefante, costituiscono le località balneari più frequentate sia per la bellezza che per la facilità d`accesso. Si raggiungono imboccando dalla perimetrale un’unica strada ben segnalata, che si biforca solo nella parte terminale. L’accesso al mare è comodo, sono state realizzate piattaforme in cemento per sopperire alla scomodità della scogliera. Il fondale degrada dolcemente e permette anche a nuotatori poco esperti di immergersi nelle acque cristalline.

Cala Levante è uno dei tanti punti riparati su questa costa dove si possono ammirare le magnifiche albe del sole che sorge dal mare.

6. CALA GADIR

Si raggiunge facilmente imboccando una strada asfaltata che si trova sulla sinistra della perimetrale, seguendo le chiare indicazioni. Gadìr è una contrada con un piccolo villaggio sul mare, costituito da caratteristiche abitazioni tipiche , disposte a semicerchio attorno ad un suggestivo porticciolo, facile ormeggio per le piccole imbarcazioni. La Cala di Gadir è una località conosciuta ed apprezzata fin dall’antichità per la presenza di acque termali, circoscritte in vasche scavate nella roccia, in cui la temperatura varia dai 40 ai 55° C. Queste acque dolci contengono sali minerali di provata efficacia terapeutica, ideali per la cura di artrosi e reumatismi. Sulle pareti delle vasche nasce un’alga indicata per curare sinusiti, raffreddori e piccoli problemi alle vie respiratorie.

7. PUNTA SPADILLO

L’accesso alla zona è ben segnalato anche perchè la strada sterrata coincide con il percorso che conduce al faro e al Museo Vulcanologico di recente istituzione.

8. CALA COTTONE

Piccola baia di massi più o meno levigati dal mare, raggiungibile dal faro di Punta Spadillo, attraverso un sentiero dopo circa 20 minuti di cammino. Consigliato agli amanti delle passeggiate . Prende il nome dal fatto che la cala veniva utilizzata come porticciolo dal quale partivano i carichi di cotone prodotto sull’isola, coltivazione oggi scomparsa. Qui si trova anche una delle tante “Buvire”, sparse sull’isola. (Le buvire, dall’arabo buir ovvero fonte, sono sorgenti di acqua salmastra originate dall’incontro di acqua marina e acqua piovana, nel passato costituivano  le principali fonti di acqua per usi non alimentari).

9. LAGHETTO DELLE ONDINE

Un luogo magico, ubicato ai piedi del vecchio Faro di Punta Spadillo, un piccolo passaggio, solo a piedi, che conduce, dopo una breve passeggiata, nel cuore del Laghetto delle Ondine! Sarà una meraviglia osservare dall’alto questo piccolo smeraldo, incastonato nella roccia nera, scavato dal moto ondoso negli anni. E’ consigliato indossare scarpe da ginnastica.

10. CALA CINQUE DENTI

Cala Cinque Denti di Pantelleria è situata sulla costa nord orientale dell’isola, poco a nord di Punta Spadillo. Si tratta di un’insenatura molto suggestiva, riparata dal vento di Scirocco e bagnata da un bellissimo mare cristallino dai colori cangianti, dal verde smeraldo al turchese.

Il suo nome deriva dalla sua costa per l’appunto “dentellata”, composta, così come il fondale, da rocce franate dal costone e caratterizzata quindi da tratti molto ripidi. La cala è infatti è raggiungibile via mare con imbarcazioni private, in quanto l’accesso via terra è molto difficoltoso e non consigliato.

Nuotando è possibile raggiungere la grotta de La Scarpetta di Cenerentola, un luogo incantevole e accessibile soltanto via mare

11. LAGO DI VENERE

Si tratta del cratere spento di un antico vulcano. Sulla sponda meridionale sono concentrate le sorgenti termali, le acque sono calde e cariche di zolfo.
Il fondale è ricoperto di fango termale dalle eccezionali proprietà benefiche per la pelle. Una vera e propria spa a cielo aperto. La leggenda narra che  la Dea Venere, dea dell’amore e della bellezza, ai tempi della sua relazione con Bacco, utilizzasse il lago come specchio prima di ogni incontro con il suo innamorato.

PH. BY VIGSTEFY
PH. BY VIGSTEFY

12. KHARUSCIA

La spiaggia di Karuscia si trova sul tratto di costa a nord est dell’isola. Una posizione perfetta grazie ai venti freschi che nel periodo estivo contribuiscono ad alleviare dalla calura delle giornate più afose.

Facilmente raggiungibile via terra, si tratta una delle spiagge più frequentate, grazie alla comoda area di parcheggio e alla scogliera comoda e agevole.

13. MURSIA

La cala di Mursia è un luogo di mare utilizzato sin dalla preistoria per l’approdo e la pesca poiché  si trova proprio sotto il villaggio preistorico di Mursia. Si presenta con ciottoli chiari levigati nei millenni, fondali e di facile accesso al mare.

14 SUVAKI

Una delle poche cale “attrezzate” con bar, lettini, cabine, docce, noleggio canoe. Qui è possibile fare colazione, gustare i piatti tipici panteschi, prendere un aperitivo al tramonto in un’atmosfera magica, godervi l’isola in totale relax, senza dover rinunciare alla comodità dei servizi!

15. GROTTA DI SATARIA

Famosa per le sue sorgenti di acqua termale, è una grotta naturale molto grande e suggestiva che affonda la sua storia nella leggenda. Pare che fosse questa la grotta dove Ulisse incontrò la Dea Calipso

LA GROTTA OGGI NON E’ PIU’ FRUIBILE E’ VIETATO L’ACCESSO

GUIDA CONSIGLIATA PER IL TUO VIAGGIO A PANTELLERIA

Ad ogni viaggio acquisto una guida . E’ vero che con il web oggi è facile prepararla da casa , ma io conservo la guida con i biglietti aerei e tutti i volantini che suscitano in me curiosità.

Per questa vacanza ti consiglio questa guida, è l’unica che ho trovato, dove descrive solo Pantelleria . La puoi comprare direttamente su amazon.

1. Ammirando Pantelleria. Con cartina di Giuseppe Julio Rodo

Non è semplicemente una guida per il turista appena arrivato sull’isola. È anche un libro che può essere comodamente gustato sul divano alla scoperta delle meraviglie pantesche. La descrizione paesaggistica viene poi arricchita con note caratteristiche della cultura dell’isola, da storie della società pantesca e dalle specialità gastronomiche ed enologiche del territorio. Il volumetto, insieme alle cartine è altresì corredato da foto evocative.

COSA VISITARE A PANTELLERIA

1. MONTAGNA GRANDE

Montagna grande domina sull’ isola con i suoi 836 mt. Da qua si possono vedere tutti gli altri vulcani piu piccoli (50 in tutta l’isola). La foresta che ricopre questa grande montagna , diventata patrimonio dell’ Unesco, non nasconde la morfologia dei vulcani, anzi, li disegna, creando un paesaggio dalle mille sfaccettature. La Montagna, ricca di alberi di leccio e pino marittimo con un sottobosco molto vario con arbusti di erica e ginestra selvatica, la gariga ricca dei profumi delle essenze selvatiche, quali il rosmarino e l’ origano, il finocchio e la menta. Per gli amanti del trekking è l’ideale per percorrere i suoi sentieri, passeggiate di assoluto benessere e relax. Sono presenti degli antichi sentieri segnalati.

2. CASTELLO

E’ un monumento medievale in pietra lavica utilizzato come carcere fino al 1975. La struttura si affaccia sul lungomare. Attualmente il Castello rimane aperto da Giugno a Settembre e ospita numerosi eventi della stagione estiva pantesca. Dal 2015 è sede museale dei più importanti ritrovamenti archeologici fra cui le famose Teste Imperiali.

3. ACROPOLI SAN MARCO E SANTA TERESA

San Marco e Santa Teresa sono due colline sulle quali si concentravano le principali funzioni pubbliche, politiche e sacre dell’insediamento d’epoca punica e romana. Sull’altura di San Marco sono state rinvenute numerose cisterne e canali d’acqua che testimoniano la presenza di un antico impianto idrico pubblico. All’interno di una di queste cisterne sono venute alla luce le tre teste imperiali di Giulio Cesare, Antonia Minore e Tito. Ogni anno, università da tutto il mondo, durante la stagione estiva, conducono campagne di scavi.

4. LA SAUNA DI SIBA’ 

Ci si arriva percorrendo la strada che da contrada Sibà va verso Scauri. Si Giunge quindi ad un parcheggio dove puoi lasciare l’auto o lo scooter. A questo punto dopo appena dieci minuti di cammino arriverete alla grotta. La sauna è gratuita, per goderne vi basterà avere il costume, un paio di ciabatte ed un telo.

E’ una grotta formata da una faglia nella roccia, all’interno della quale, ad intermittenza, fuoriesce vapore acqueo a circa 40°C. Il luogo è particolarmente suggestivo anche per il panorama in cui è immerso. Per raggiungere la grotta si percorre un sentiero immerso nella macchia mediterranea e una volta giunti a destinazione si gode di una vista mozzafiato sulla piana di Monastero: una distesa di terreni agricoli coltivati a vitigno.

5. LE FAVARE

Le Favare sono getti di vapore acqueo che fuoriescono da fessure nella roccia, raggiungendo in alcuni casi anche i 100°C. L’area, con dei panorami mozzafiato, è situata alle pendici di montagna grande, lato sud dell’isola. Un tempo i contadini sfruttarono questo fenomeno per ricavare acqua per l’abbeveraggio degli animali, facendo condensare il vapore e convogliandolo in vasche naturali di pietra.

6. MUSEO VULCANOLOGICO

Il Museo, che si trova sulla strada poco prima del Faro di Punta Spadillo, è costituito da tre sale nelle quali sono esposti circa 50 campioni di rocce rappresentative della varietà eruttiva e petrografica dell’Isola (ignimbriti, pomici, reticuliti, lave pantelleritiche, trachitiche e basaltiche, inclusi intrusivi, etc).

FONTE: ILOVEPANTELLERIA

PANTELLERIA DA MANGIARE CON MILLE SAPORI

Quando si parla di Pantelleria , essendo bagnata dal Mar Mediterraneo, la prima cosa che si pensa è che l’economia sia basata sulla pesca, e inceve no! Il settore primario di quest’isola è l’agricoltura. Il suolo abbastanza esteso, anche se impervio, ha favorito l’insediamento della popolazione nella parte interna del territorio, determinando così la propensione all’agricoltura e relegando la pesca.

Perno di tale attività: la coltura dell’uva Zibibbo, arrivata qui dalla Mesopotamia e oggi famosa in tutto il mondo. Tale produzione rappresenta la quasi totalità del vitigno e ricopre circa il 85% del terreno messo a coltura.

PH. BY VIGSTEFY
PH. BY VIGSTEFY

1. COLTIVAZIONE DELL’UVA

Ma come riescono a coltivare l’uva? Il metodo di coltura sull’isola prende il nome di “ALBERELLO”. La chiamano agricoltura eroica perché sfida condizioni ambientali estreme, legate alla costante presenza dei venti e alla scarsa piovosità, compensata da una forte umidità. La vite, nella forma dell’alberello pantesco, viene coltivata in conche profonde circa 20 cm, utili per accumulare l’acqua piovana e proteggere i grappoli dal vento. 

L’unesco nel 2014 ha riconosciuto l’importanza e l’unicità della “Pratica agricola della vite ad alberello” iscrivendola nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’umanità. È la prima volta che una pratica agricola consegue questo riconoscimento.

Oltre lo Zibibbo, sono famosi in tutto il mondo, il vino Moscato ed il Passito di Pantelleria, vini liquorosi dolci per il dessert ottenuti dall’uva passa.

2. COLTIVAZIONE DEL CAPPERO

Altrettanto importante è la coltura del Capparis Spinosa, una delle qualità più pregiate al mondo di cappero, coltivata a Pantelleria nella sua tipologia senza spine. Particolare la raccolta: da fine maggio a fine agosto, viene effettuata ancora a mano raccogliendo i boccioli non ancora aperti, i quali messi poi in salamoia, per alcune settimane, sono pronti per essere consumati o per essere conservati.

In realtà quasi tutti gli abitanti dell’isola ne hanno almeno qualche pianta, anche perché non c’è nulla con cui i panteschi si identifichino di più.

Molte le azienda agricole aprono le porte ai turisti organizzando degli aperitivi con prodotti di loro produzione. Ovviamente la mia golosità non si è trattenuta e con l’occasione ho fatto un pò di scorta personale e qualche pensierino. Se hai problemi di con le valigie, non ti preoccupare , la maggior parte dei produttori sono organizzati con spedizioni a domicilio tramite corriere.

La mia vacanza è durata, come sempre, troppo poco. Pantelleria merita più giorni. Sono stata costretta a tralasciare alcune tappe, per mancanza di tempo, come: uno o più giri in barca, la sauna a Sibà, la grotta di Cenerentola e l’ingresso al Castello.

Continuo a scrivere che è completa perchè la classifico come una delle isole dove ci passerei la vita. L’agricoltura, le lunghe passeggiate sulla Montagna Grande, il mare con tutte le sue sfumature di blu e la tranquillità sono per me elementi fondamentali.

E’ palese che le mie vacanze non sono da villaggio turistico oppure di ore in spiaggia sdraiata sul lettino a cuocere sotto il sole.

Ho la necessità di vivere la vacanza con il vento in faccia, la pelle abbronzata che tira al sapore di sale fino a quando il sole non tramonta.

Così, io, mi sento viva.

Conto ti ritornarci …spero presto:)

vigstefy
Pryvacy *

Articoli consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Il contenuto è protetto !!