Fiume latte, è una frazione del Comune di Varenna in provincia di Lecco, bagnata dal rinomato Lago di Como e situato ai piedi del Monte Fopp. Questa frazione Prende il nome proprio dal fiume che attraversa il piccolo Borgo con le caratteristiche tipiche del lago: vicoli stretti, case colorate, scalinate e arcate.
Questo Fiume latte, se pur breve, ha molto da raccontare. Leggende e tradizioni si intrecciano in un corredo di colore nero, misteri che ancora oggi si raccontano e si tramandoano.
Andiamo a piccoli passi e ti racconto tutto.
INDICE DEI CONTENUTI
– COME RAGGIUNGERE FIUME LATTE
Fiumelatte dista solamente poco più di un’ora d’auto da Milano, mezz’ora da Lecco e un’ora da Como ed è facilmente raggiungibile in auto, in treno o in battello.
? percorrete la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga e prendete l’uscita ad Abbadia Lariana. Da qui seguite la Strada Provinciale 72 che costeggia il lago, fino a raggiungere Fiumelatte.
?: da Milano Centrale potete prendere il treno verso Sondrio, il quale ferma a Lecco e poi a Varenna.
? Potete prendere il battello da Bellagio oppure l’aliscafo da Como.
– Da Varenna
Camminando verso la Piazza S. Giorgio di Varenna, dopo circa 200 m. si imbocca in salita Via Roma, che conduce sino al piazzaletto del Cimitero. Da qui prende inizio sulla sinistra una scala breve ma sempre più ripida, al cui termine trae spunto un sentiero parallelo al lago, che correndo a mezza costa raggiunge il Fiumelatte, dopo un percorso complessivo di 1 km. circa. Il pittoresco sentiero è ben ombreggiato, immerso nella folta vegetazione. Una deviazione di pochi minuti (freccia), che si trova a circa tre quarti della sua lunghezza sulla sinistra e verso monte, conduce alla località Baluardo, uno tra i luoghi più panoramici della sponda lecchese del Lago di Como.
– CURIOSITA’ DEL FIUME LATTE

Fiume latte , che nasce dal Gruppo delle Grigne, è famoso per essere il secondo fiume più corto d’Italia, il suo corso è di soli 250 metri (Il primo fiume più corto è Aril, in Veneto con i suoi 175 metri di lunghezza)
Le sue acque sono limpide e spumeggianti, abbondanti e violente da conferirgli un bellissimo colore bianco. Bianco proprio come il latte, da cui deriva il suo nome.
Fiumelatte è un torrente temporaneo che compare rapidamente verso fine Marzo, periodo del disgelo della neve e del ghiaccio, per poi scomparire misteriosamente ad Ottobre. Per questo motivo il fiume è soprannominato Fiume delle due Madonne: compare intorno al 25 Marzo, festa del borgo e Annunciazione, e scompare intorno al 7 Ottobre, giorno della Madonna del Rosario patrona di Varenna. In molti simboleggiano questo evento come leggenda.
Questa sua particolarità ha suscitato l’interesse degli studiosi per molto tempo, i quali hanno ipotizzato che il Fiumelatte, che scaturisce da una sorgente carsica naturale, rappresenti un troppopieno di un imponente bacino situato nelle viscere del retrostante circo glaciale di Moncodeno, nella Grigna Settentrionale. Questo bacino però al momento non è mai stato raggiunto da nessuno.
Una prova decisiva a conferma di questa teoria si è avuta solamente pochi anni fa. Nel 1983 lungo la Cresta di Piancaformia sei speleologi del gruppo CAI di Lecco scoprirono l’abisso “W le Donne”, situato a 2.170 metri, che con i circa 1.200 metri sino ad oggi esplorati rappresenta una delle cavità carsiche più profonde d’Italia. Proprio qui, nel 1992, è stata condotta una ricerca versando nel torrente che percorre l’abisso una particolare colorazione con fluoresceina, un colorante atossico. Grazie a questa ricerca è stato effettivamente dimostrato l’esistenza di un collegamento con la sorgente del Fiumelatte, tramite un percorso sotterraneo di circa 8 chilometri per un dislivello di 1.800 metri.
– COME RAGGIUNGERE LA SORGENTE DEL FIUME LATTE
Se il fiume lo vedi e lo raggiungi dal borgo, per la sorgente devi fare due passi nel sentiero.
Mentre percorri la S.S. arrivando a Fiume Latte, trovi alla sinistra dei parcheggi a ore, oppure sulla destra entrando nel borgo c’è il parcheggio della Chiesa.
Segui i cartelli che indicano Fiume Latte, attraversa il piccolo ponte nel Borgo e segui le indicazioni per la fonte, un percorso nella ricca vegetazione e tappa del Famoso ” Percorso del Viandante”, dopo circa neanche 1 km trovi la fonte e un panorama vista lago.
Attenzione!! Il percorso è sempre in salita, si consigliano scarpe comode e adatte a percorsi di trekking. Durante i mesi autunnali le scalinate in sasso sono scivolose.
Per chi volesse sostare nei pressi della sorgente, una piccola ma ben attrezzata area pic-nic è situata proprio a bordo del fiume.
– LE LEGGENDE DEL FIUME LATTE
La particolarità di questo fiume e il mistero che lo caratterizza ha suggestionato molte persone nel passato e antiche leggende narrano delle storie che si tramandano di generazione in generazione e qua ti voglio raccontare quelle che conosco..
1. LA FANCIULLA IN MOGLIE
Una fanciulla stupenda che, non potendo scegliere tra tre pretendenti che la chiedevano in sposa, annuciò che avrebbe sposato colui che avesse svelato l’origine del Fiumelatte.
I giovani entrati nella grotta però ne uscirono dopo molto tempo ma invecchiati precocemente; due raccontarono di suggestive avventure tra sfarzi, meraviglie, splendide fanciulle e dolci melodie che cessarono poi di colpo lasciandoli soli e vecchi a vagare nelle anguste cavità della grotta. Il terzo invece rimase muto e paralizzato da chissà quale visione.
Tuttora nessuno sa cosa sia realmente successo nella grotta della sorgente del Fiumelatte nel distretto dei laghi di Como, i tre uomini si spensero nel tempo vaneggiando.
Da allora nessuno osa più oltrepassare l’entrata della grotta.
2. LA LEGGENDA DEL FIUME LATTE E DELLA MATERNITA’
Si racconta che il fiume sia dominato dagli spiriti delle donne morte di parto. Questi spiriti tornano tra i vivi in un certo periodo dell’anno con le stesse sembianze che avevano prima di morire. Siccome erano morte in un. periodo che veniva considerato impuro erano condannate a lavare i panni della loro creatura per 7 anni consecutivi e in quei anni non potevano avere contatti con il mondo dei vivi altrimenti la pena ricominciava da capo.
Le povere anime sono visibili all’essere vivente se vengono viste, urlano e lanciano l’acqua che al vivente brucia a contatto con la pelle. Ma ancora più pericoloso è se a vederle è una neomamma, in questo caso c’è la possibilità che si vendicano rubando il bimbo.
Una storia triste contornata dal canto melodioso e struggente di una ninna nanna che si sente mentre lavano i panni.
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E anche in questo articolo ti ho aperto il mio cuore e le mie conoscenze, spero possa essere utile.
Ti ricordo che sono sempre aperta a collaborazioni. Un abbraccio
Vigstefy