ESINO LARIO, la Perla della Grigna, è questo il cartello che vedi non appena scollini nella vallata.
Devo proprio dire che per me Esino Lario ha un posto nel cuore. Da ragazzina, nel mese di Luglio, per 15 giorni consecutivi, trascorrevo qua le vacanze con la mia cara nonna Alda. Grazie a lei ho conosciuto e apprezzato questi luoghi facendomi inoltre una cultura di punto croce, mezzo punto e scala quaranta grazie agli anziani della pensione ” La montanina”, era questo il nome dell’albergo, la struttura esiste ancora ma non è più in attività.
Ma ora metto via i ricordi per approfondire il “bello di Esino Lario”. Perchè passarci almeno una volta nella vita?
INDICE DEI CONTENUTI
1. COME RAGGIUNGERE ESINO LARIO
– Dalla Valsassina
Chi arriva dalla Valsassina a sud di Cortenova può percorrere la strada provinciale 62 in direzione Bellano (verso nord). Arrivato a Cortenova dovrà imboccare la strada provinciale 65 di Esino, passando da Parlasco e poi dal passo di Agueglio, da dove è possibile ammirare da una postazione privilegiata il lago di Como. Chi invece arriva dall’alta Valsassina (Taceno, Crandola Valsassina, Margno, Casargo, Premana, Pagnona) può percorrere la strada provinciale 67 e all’altezza di Taceno imboccare la strada provinciale 62 in direzione Bellano. Dopo circa 3,5 km si incontrerà una strada sulla sinistra che conduce dopo 3 km a Parlasco; qui si incontra sulla destra la strada provinciale 65 che porta a Esino Lario.
– Da Milano e Lecco in auto o moto
Partendo da Milano in automobile o in moto si raggiunge Lecco in meno di un’ora percorrendo la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga. Arrivati a Lecco, si continua sulla SS36 seguendo le indicazioni per la Valtellina fino a raggiungere l’uscita di Bellano – Valsassina nord. Usciti a Bellano, si svolta a sinistra sulla strada provinciale 62 della Valsassina e la si percorre per circa 3,5 km, fino ad incontrare una strada sulla destra che conduce dopo 3 km a Parlasco; qui si incontra sulla destra la strada provinciale 65 che porta a Esino Lario passando dal passo di Agueglio, da dove è possibile ammirare da una postazione privilegiata il lago di Como. Un’alternativa più panoramica per chi arriva da Milano o Lecco, è quella di uscire dalla SS36 ad Abbia Lariana anziché a Bellano. Da qui si potrà percorrere la strada provinciale 72 che costeggia la sponda orientale del lago arrivando al confine tra Varenna e Perledo. Qui, subito dopo il ponte che passa sopra il torrente Esino, si svolta a destra per salire a Perledo e, proseguendo per 12 km, si arriva a Esino Lario.
– Da Milano e Lecco in treno
Dalla stazione di Milano Centrale partono i treni per Tirano (SO) che raggiungono la stazione di Varenna-Esino-Perledo in circa un’ora. Gli orari dei treni sono disponibili sul sito di Trenitalia e di Trenord. Lo stesso treno ferma anche a Lecco. Una volta scesi a Varenna-Esino-Perledo, dal piazzale della stazione partono gli autobus diretti a Esino Lario. Gli orari degli autobus sono disponibili sul sito di Lecco Trasporti.
– Da Menaggio via lago
Chi si trova sulla sponda occidentale del lago di Como, può raggiungere Esino Lario imbarcandosi a Menaggio con destinazione Varenna, percorrendo una rotta di circa 15 minuti da passare ammirando le montagne che circondano il Lario. I traghetti da Menaggio effettuano anche trasporto veicoli, così come quelli che arrivano a Varenna da Bellagio e Cadenabbia. Gli orari dei traghetti sono consultabili sul sito della Navigazione Laghi. Una volta raggiunto lo scalo di Varenna, si può proseguire in auto salendo a Esino passando per Perledo, oppure, dopo aver raggiunto a piedi la stazione di Varenna-Esino-Perledo, utilizzando gli autobus di Lecco Trasporti.
2. PARLIAMO DI ESINO LARIO COSA VEDERE
– MUSEO DELLE GRIGNE A ESINO LARIO
Presenta al pubblico una collezione di storia naturale (fossili, minerali e la collezione di farfalle ospitata nell’adiacente Villa Clotilde), reperti archeologici, strumenti di lavoro utilizzati dagli abitanti di Esino fino all’inizio del ’900, e infine testimonianze dello sviluppo più recente del paese. Tra queste quella che è stata una rinomata Scuola di arazzeria e Wikimania, il congresso internazionale dei wikipediani che nel 2016 si è svolto a Esino Lario.
A porre le basi del Museo è stato fin dagli Trenta il parroco di Esino Lario don Giovanni Battista Rocca. Oggi il Museo, una delle oltre trenta realtà integrate nel sistema museale della Provincia di Lecco, ha una sede nuova e fa parte dell’Ecomuseo delle Grigne. La vecchia sede del Museo ospita una ricostruzione di un “Casel”, la baita tipica dei maggenghi attorno al paese. L’Associazione amici del Museo delle Grigne Onlus si prende cura della gestione e della valorizzazione del Museo.

Il Museo offre una serie di attività didattiche per i bambini.
Orari:
dal 7 ottobre 2019 aperto il sabato e la domenica dalle 15.00 alle 17.00
Via Montefiori 19, 23825 Esino Lario (LC)
– VILLE DI PRESTIGIO A ESINO LARIO
Sin dalla fine dell’Ottocento Esino Lario è stata meta di viaggio, dapprima per i geologi che si recavano in Grigna alla ricerca dei fossili presenti su queste montagne, e successivamente, a partire dagli anni 1960, dai villeggianti che dall’area milanese passavano le loro vacanze a Esino Lario, tanto che il paese divenne noto come “La Perla delle Grigne”. Molte ville furono fatte costruire qui dai villeggianti più facoltosi.
La prima di queste dimore è Villa Gilardi (oggi conosciuta come Villa Gigi), costruita negli anni 1930 dalla famiglia Gilardi e che oggi ospita l’albergo e ristorante Rosa delle Alpi; della stessa proprietà fa parte l’albergo La Montanina, che nasce con la funzione di incannatoio (per la lavorazione dei filati).


Salendo lungo la strada provinciale si raggiunge Villa Luzzani, che prende il nome dal primo proprietario, Pietro Luzzani Rebaj, che ne fu anche il progettista; a seguire, a distanza di poche decine di metri, Villa Acquali e Villa Gilera, quest’ultima fatta costruire dall’imprenditore Giuseppe Gilera, fondatore dell’omonima azienda motociclistica. Proseguendo nuovamente lungo la strada provinciale ci si trova davanti, sulla montagna, al Villaggio Riva, edificato tra il 1936 e il 1942 da Bernardino Riva, primo sindaco del paese nel dopoguerra. Il villaggio è formato da dodici ville diverse, tutte dotate di giardino e con una splendida vista sulla conca di Esino.
– LA TORRE DI ESINO LARIO
La torre di Esino è una torre difensiva risalente al XII secolo, quando era parte di una struttura fortificata più complessa, posta in zona sopraelevata a nord-est di Esino Superiore al di sotto della località Sciorcasela, che fungeva da presidio sulle antiche strade di accesso agli insediamenti che diedero vita ai comuni di Esino Inferiore ed Esino Superiore.
L’edificio si trova a circa 950 metri s.l.m.; è a pianta quasi quadrata e presenta una porta di accesso verso valle a 3,7 metri dal terreno.
Era parte di un sistema di fortificazioni e torri di avvistamento poste a sorveglianza di un’importante via di comunicazione, denominata sentiero del Viandante, che, seguendo la riva orientale del lago di Como partendo da Lecco, raggiungeva Colico e le valli dell’Adda e del fiume Mera in Svizzera: a causa delle rocce a strapiombo sul lago fra Mandello del Lario e Bellano, da Lierna la strada saliva a Ortanella (oggi frazione di Esino Lario) per poi scendere verso Vezio, dove ancora oggi è visibile l’omonimo castello. La torre è stata restaurata alla fine del XX secolo.

– ARTE & CULTO A ESINO LARIO
La Via Crucis, o Via della Croce, è un’opera dello scultore Michele Vedani situata sulla via parrocchiale don Giovanni Battista Rocca di Esino Lario, che conduce alla chiesa parrocchiale di San Vittore Martire.
Fu realizzata tra il 1939 e il 1940 con formelle in bronzo incastonate nelle cappelle che in origine (dal 1831) erano affrescate. Michele Vedani creò le quattordici stazioni della Via Crucis e le donò al paese a memoria dell’amata figlia Minuccia, morta poco più che ventenne, che con lui trascorreva l’estate a Esino e desiderava che ne realizzasse l’opera. Le fusioni in bronzo furono donate dagli abitanti e villeggianti del paese.
Al termine della Via Crucis, nella Cappella Grande, è collocata La Resurrezione, opera realizzata dallo stesso Vedani nel 1968.


– ESCURSIONI ESINO LARIO
Sono tantissime le escursioni per gli amanti del trekking e vengono suddivisi in:
- escursione con vista monti e laghi
- percorso dei Santi Eremiti : questo itinerario lineare (con andata e ritorno percorrendo gli stessi sentieri marcati dal segnavia 22A e 22E per la variante) consiste in una passeggiata tra i boschi e prati di Esino, fino al Sasso di San Defendente, militare martire romano che, secondo la tradizione, avrebbe dimorato in questa zona. Il percorso previsto (andata e ritorno, esclusa la deviazione per Narele) è lungo circa 7 km (8,5 km se si decide di fare tappa a Narele durante il ritorno).
- percorso tra le vecchie mulattiere: itinerario delle antiche mulattiere tra Varenna e Esino Lario si svolge tra i boschi attraverso i comuni lecchesi di Varenna, Perledo ed Esino Lario.
3. RIFUGIO CAINALLO ESINO LARIO
Ti consiglio fortemente di raggiungere il Rifugio Cainallo. Per chi ama camminare, da Esino Lario a piedi, oppure in moto o in macchina da una strada molto panoramica “IL PASSO AGUELIO“, una strada panoramica molto amata dai motociclisti e dai ciclisti con punti panoramoci da togliere il fiato.


Non appena leggete il cartello Cainallo ad accogliervi c’è un immenso prato verde con mucche al pascolo e la Grigna come sfondo. Ti posso assicurare che Anima e Mente ringraziano fortemente per questo spettacolo della natura.

Da questo punto puoi decidere di fermarti, rilassarti e mangiare al Rifugio Cainallo oppure proseguire e affrontare la Grigna, ovviamente in totale sicurezza e con l’attrezzatura giusta.
Al rifugio Cainallo puoi anche pernottare per un soggiorno strategico e lontano dal troppo Caos. Io ci faccio sempre un pensierino.



Sono diversi i percorsi di trekking che partono da questo alpeggio. Personalemene, oltre ad essere andata in Grigna, posso consigliarti un percorso paesaggisticamente molto bello, semplice, con rifugio e con tappa alla suggestiva Bocchetta di Prada: CAINALLO – RIFUGIO BIETI BUZZI.
– COME RAGGIUNGERE IL CAINALLO
In auto
Da Milano:
- SS 36 direzione Lecco, uscita Lecco-Valsassina, percorrere la SS 36dir fino a Ballabio,poi direzione Taceno fino a Cortenova Valsassina. Da qui seguire le indicazione per Esino Lario-Cainallo (strada molto panoramica).
- SS 36 direzione Lecco-Sondrio, uscita Bellano, direzione Valsassina, a destra al bivio per Parlasco-Esino Lario, poi a destra al bivio per Esino Lario-Cainallo.
- SS 36 direzione Lecco-Sondrio, uscita Bellano, direzione Bellano-Varenna. A Bellano a sinistra per Varenna. A Varenna a sinistra per Esino Lario.
Da Sondrio
- SS 36 direzione Lecco, uscita Bellano, direzione Valsassina, a destra al bivio per Parlasco-Esino Lario, poi a destra al bivio per Esino Lario-Cainallo.
- SS 36 direzione Lecco, uscita Bellano, direzione Bellano-Varenna. A Bellano a sinistra per Varenna. A Varenna a sinistra per Esino Lario.
La SP 65, nei suoi 26 chilometri di tornanti da Cortenova Valsassina a Varenna, è una delle strade più panoramiche d’Europa, da cui si possono ammirare i tre rami del Lago di Como. L’Alpe Cainallo si trova esattamente a metà del percorso e si raggiunge con una breve deviazione di circa 4 chilometri da Passo Agueglio.
Con mezzi pubblici (fino a Esino Lario)
- Trenitalia, linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, stazione di Varenna-Esino. Dalla stazione di Varenna-Esino è attivo un servizio di autobus fino a Esino Lario (clicca qui per gli orari).
Fonte Esinolario.it
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La Val Varrone offre davvero posti meravigliosi da scoprire e Vivere. Questa è per me l’ennesima conferma.. Vivo in un luogo meraviglioso.