Tra medioevo e rinascimento la bella Lombardia è ricca di fortezze che tra storie, leggende e culture riempiono un bagaglio, non indifferente, di valore. Andiamo alla scoperta dei castelli in Lombardia!
INDICE DEI CONTENUTI
1. BRESCIA E PROVINCIA
– CASTELLO DI PADERNELLO DOVE SI TROVA
Il Castello è situato nel paese di Padernello un piccolo borgo della campagna bresciana, dove il tempo pare essersi fermato. Storica residenza della famiglia Martinengo che commissionò l’edificio nel 1485, entrò poi in possesso della famiglia Salvadego, che vi abitò fino agli anni Sessanta del Novecento. Per oltre quarant’anni il maniero rimase trascurato e nel 2002 subì un tragico crollo. Finalmente, nel 2005, il Comune di Borgo San Giacomo e La Società Castelli & Casali, gruppo di imprenditori locali, lo salvarono dalla rovina.

Oggi è possibile visitarlo in tutte le sue belle forme circondato da un fossato, una torre, chiamata “Rivellino”, un imponente ponte levatoio che si abbassa per accogliere i visitatori in un ampio cortile interno da cui si può ammirare il grande mastio centrale.
La corte si presenta elegantissima e imponente in alcuni punti semplice, costituita da un porticato di cinque arcate con colonne sovrastate da capitelli compositi raffiguranti gli stemmi Martinengo e Colleoni. Infine, il lato sud è una costruzione tipica del Cinquecento con un loggiato a colonne e al centro un ampio portale. All’interno dell’edificio principale è possibile visitare le stanze quattrocentesche che precedono un magnifico scalone settecentesco.
Il castello di Padernello è visitabile con guida per il link diretto clicca qua.
Un progetto Slow Food che vuole valorizzare la biodiversità agricola. I Mercati della Terra di Padernello si tengono mensilmente al Castello di Padernello, attraverso una rete internazionale di mercati caserecci dove si possono provare ed acquistare prodotti tipici a kilometro zero.
– CASTELLO DI PADERNELLO E LA LEGGENDA DELLA DAMA BIANCA
Una storia da brivido, di quelle che si raccontano le tarde sere d’estate davanti a un falò. La protagonista è una ragazza timida e malinconica che nacque a Brescia e si ritirò al Castello di Padernello per trovare la pace. Una sera, mentre stava seduta sui merli delle mura, scorse delle lucciole e si sporse per volare insieme a loro. Morì a 14 anni. Da quella sera, ogni 10 anni nella notte del 20 di luglio il suo fantasma si reca nel salone del castello. Indossa un vestito bianco e tra le mani tiene un libro d’oro che all’interno cela il suo segreto: Il segreto della Dama Bianca.
– CASTELLO DI PADERNELLO CURIOSITA’ DEL LUOGO
Durante la visita è possibile intrecciare l’arte alla natura attraverso ad un ponte sensoriale costruito e pensato da Giuliano Mauri esponente del movimento “art in nature” che, grazie alla sua capacità di entrare in relazione con la natura, è stato soprannominato “il tessitore del bosco”. La sua poetica si fonda sul dialogo profondo esistente tra l’essere umano e la natura, cercando di lasciare segni minimi, essenziali, lievi, nella prospettiva di una continuità e di un reciproco completamento tra arte e natura. La fragilità delle sue opere costringe ad una riflessione sul concetto di trasformazione perenne cui sono sottoposti gli elementi naturali, considerando la caducità un elemento costitutivo di ogni essere vivente che abita il mondo nel suo costante divenire
2. CASTELLO DI BRESCIA
CASTELLO DI BRESCIA DOVE SI TROVA
Arroccato sul colle Cidneo, a ridosso del centro storico di Brescia, in un contesto naturalistico che rappresenta uno dei “polmoni verdi” della città, il Castello brescia detto anche Rocca del Cidneo perché situato sull’omonimo colle,costituisce uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia, in cui si possono ancora oggi leggere i segni delle diverse dominazioni.

Le prime testimonianze di edifici sul colle Cidneo risalgono all’Età del Bronzo; a seguire quella romana e longobarda e fu anche Teatro delle dieci giornate di Brescia .
CASTELLO DI BRESCIA COSA VEDERE
C’è davvero molto da visitare come..
- Il mastio centrale;
- le imponenti mura merlate e il torrione risalgono al periodo visconteo
- i possenti bastioni
- l’ingresso monumentale con ponte levatoio
- il giro delle torri
- la strada del soccorso
- i pregiati vigneti
- i retaggi romani
- i magazzini dell’olio con vasche conservate fino a oggi,
- i baluardi medievali
- una locomotiva del 1909, resa “Prigioniera del Falco d’Italia”, una favolo per. i più piccoli
I MISTERI DEL CASTELLO DI BRESCIA
Come ogni castello che si rispetti, anche quello di Brescia ha i suoi segreti e i suoi misteri, che non riguardano le classiche leggende di fantasmi ma un mistero che circonda i sotterranei del maniero. Proprio nelle segrete del fortilizio, infatti, sarebbero state nascoste “una quarantina di casse contenenti importanti documenti, labari e gagliardetti con le aste”. Il tutto poco prima della fine della II Guerra Mondiale, quando nel complesso si era insediato- da qualche tempo dauna Guardia Nazionale Repubblicana che trasformò il castello in una gigantesca caserma.
La superficie attualmente occupata dal fortilizio è di 75.000 mq, che lo rende il secondo complesso del genere più grande d’Europa (il primo è a Logroño, in Spagna).
CASTELLO DI BRESCIA PRIMA UNA ZONA SACRA
E’ stato trovato il ” Tempio Capitolibi di Brescia” che sorgeva accanto al teatro romano; gli scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce anche parte del Foro romano, di cui restano esigue rovine. Questi edifici sono oggi in parte visibili. Nessuno sa a quanto risale, ma tracce di insediamenti umani sul Cidneo risalgono ad almeno nove secoli prima di Cristo.
Per una visita al castello clicca qua il link ufficiale
– CASTELLO “MALPAGA” BERGAMO
Un castello in mezzo ai campi, quasi un villaggio all’interno del PARCO DEL SERIO, fuori Cavernago, nella bergamasca, costruito a metà del 1300. A volerlo come residenza privata, nel 1456, fu il condottiero Bartolomeo Colleoni, capitano generale della Repubblica di Venezia, che lo trasformò in una fortezza inespugnabile con un cuore dedito all’art de vivre. Il destino volle che Colleoni ebbe qui solo figlie femmine: Ursina, Isotta, Caterina, Medea, Dorotina, Riccadonna, Cassandra e Polissena. Il borgo passò dunque a nipoti. Maschi.
– VISITARE IL CASTELLO
Ogni fine settimana da Marzo a Novembre, il Castello di Malpaga spalanca le porte e mostra le sue meraviglie. Durante questi tour esclusivi, è possibile ammirare i bellissimi affreschi presenti nelle antiche Sale, opera di famosi artisti vissuti a cavallo tra il ‘400 e il ‘600 e vivere il fascino del passato, varcando la soglia degli interni arredati con ricostruzioni di mobili d’epoca.
A richiesta, è inoltre possibile visitare l’intero Borgo di Malpaga con un suggestivo giro in carrozza attorno al Castello e scoprirne i luoghi più segreti.
Tanti eventi, manifestazioni e rievocazioni storiche, come il tradizionale Palio di Malpaga, animano il Borgo e riportano in vita il castello durante numerosi momenti dell’anno.
PER INFO SULLE VISITE E I COSTI CLICCA QUA PER ATTERRARE SUL SITO UFFICIALE
– LA LEGGENDA DEL CASTELLO DI MALPAGA
La leggenda narra che uno spettro vagherebbe per gli ambienti del castello, affacciandosi di tanto in tanto, dalle finestre e camminando per loggia, senza mostrare alcuna aggressività verso i visitatori, la descrizione ricondurrebbe ad un gentiluomo di circa trent’anni vestito con abiti del 1500
Il fantasma indossa un elegante vestito di velluto scuro, con larghi sbuffi sulle maniche ed una splendida gorgiera a completare l’abbigliamento.

La cosa che colpisce di questa figura è il volto triste e molto pallido, incorniciato da folti capelli neri che ricadono sulle spalle ed un’aria mesta e sofferente, che cela una storia allo stesso tempo romantica e malinconica.
Secondo molti sarebbe lo spirito di un uomo, probabilmente un nobile, che conquistò il cuore di un’ avvenente dama del castello, forse la castellana stessa, ma il loro folle amore non era destinato alla felicità.
Il marito di lei, venuto a conoscenza della loro relazione, uccise il giovane corteggiatore e fece gettare il suo cadavere in un pozzo del castello.
Da allora il suo fantasma vagherebbe per l’intero maniero, chi l’ha visto racconta di aver avuto la sensazione di essere riportato indietro nel tempo – per quanto, naturalmente, dobbiamo considerare reale l’apparizione dell’uomo – tanto questo giovane sembra essere reale e intonato all’ambiente circostante, ma è anche vero che visitare il castello di Malpaga è proprio come salire su una macchina del tempo, se la fantasia ci supporta.
FONTE: FAI INFORMAZIONE .IT
– MALPAGA E’ ANCHE NATURA
In abbinamento a questa bellissima gita è consigliato un giro a piedi o in bike nel Parco del Serio
Il parco del Serio è un’area naturale protetta della Lombardia che si sviluppa lungo il fiume Serio fino alla sua foce nell’Adda dal comune di Seriate al comune di Montodine, per una lunghezza di circa 45 km. Il territorio del parco attraversa 26 comuni tra la provincia di Bergamo e Cremona.
Di seguito il link per scaricare le mappe e sito ufficiale
